Apple e OS X nascono certamente come sistema chiuso, un prodotto di nicchia, nato per consentire l’installazione di applicazioni solo se scaricate direttamente dall’App Store. Insomma, un sistema capace di attingere applicazioni da una fonte super sicura (almeno in apparenza).

Tuttavia, pur condivisa da molti esperti di settore, questa convinzione si è dimostrata non del tutto esatta e molti utenti hanno finito per scontrarsi con la dura realtà.

Anche un Mac computer può essere infettato da hacker e virus: nessuno è immune.

Una nota società impegnata nel campo della sicurezza informatica, ha evidenziato per la prima volta la pericolosità del Malware per Mac.

Il malware mac si è diffuso con una rapidità disarmante tale da rientrare tra le Top 10 di malware più pericolosi e diffusi in tutto il mondo.

Nel 2012 il Trojan noto con il nome di Flashback, è stato in grado di infettare più di mezzo milione di Mac (circa 600.000 unità), interessando l’1% circa degli utenti mondiali. Ricordate sempre che Mac ricopre ancora una fetta di mercato relativamente piccola.

Parliamo di un virus che ingannava gli utenti proponendo inizialmente false scansioni antivirus. Il software si installava a bordo del dispositivo Apple come qualsiasi altro software. Installandolo, l’utente non faceva altro che permettere al software malevolo di prendere possesso del Mac computer: immaginate cosa poteva fare un hacker una volta preso il controllo del computer.

Circa il 21% del traffico internet è generato da computer controllati da virus: buona parte sono Mac. Questo significa che oltre a mettere in pericolo i propri dati sensibili, queste aziende rischiano di mettere a disposizione degli hacker anche le informazioni relative a dipendenti e collaboratori.

Se i Vostri clienti possiedono dei Mac come computer aziendali, devono aver installato a bordo un software endpoint per Mac: virus e hacker non saranno disposti a fare sconti.